Il business plan viene utilizzato dall’imprenditore come guida strategica, sia come documento da presentare a istituti finanziari o nuovi soci per la richiesta di finanziamenti. Di questo ne abbiamo già parlato nell’articolo che è uscito il 4 luglio, si può trovare qui: https://www.direzioneafc.com/business-plan/.
Mentre oggi ci si addentra nell’argomento e come si può leggere dal titolo si parlerà delle sezioni del business plan.
Cosa dovrebbe includere l’imprenditore all’interno del business plan?
Il progetto
La prima area del business plan da considerare in azienda è il progetto: si tratta di una sezione introduttiva che presenta l’idea di business, ovvero la storia dell’impresa, la sua missione e gli obiettivi di lungo termine. La missione aziendale mette in luce le motivazioni che giustificano l’esistenza stessa dell’impresa, sottolineando cosa la rende unica e speciale rispetto ai principali concorrenti. Gli obiettivi aziendali di lungo termine potrebbero consistere in traguardi espressi dall’imprenditore in termini di redditività, volumi delle vendite, numero di dipendenti.
In questa parte iniziale del business plan l’imprenditore deve anche evidenziare quali sono i motivi per cui l’idea di business dovrebbe avere successo. I punti di forza devono risultare molto chiari, infine in questo capitolo va anche fatto un cenno alle persone che guidano l’impresa nel progetto, descrivendone ad esempio le competenze tecniche, quelle manageriali e l’esperienza imprenditoriale pregressa.
E tu imprenditore, che progetti hai?
Il prodotto o servizio
La seconda componente del business plan riguarda in genere il prodotto o il servizio che si vuole offrire sul mercato. In questa parte del business plan l’imprenditore deve descrivere nel dettaglio le caratteristiche dell’offerta e a quale bisogno o domanda del mercato intende rispondere; mettendo in evidenza le qualità del servizio o del prodotto.
Il mercato
Senza un pubblico disposto ad aprire il portafoglio per acquistare ciò che si vende, l’azienda non avrà ragioni di esistere. Va descritto il cliente tipo a cui si mira: abitudini, stili di vita e preferenze, capacità di acquisto e caratteristiche sociodemografiche, genere, età, luogo, regione e così via.
Dimostrato che per ciò che si offre esiste una domanda, si passa all’analisi della concorrenza, sottolineando in particolare gli argomenti che caratterizzano il vantaggio competitivo. Cosa rende l’offerta migliore di quella già presente sul mercato? In questa sezione è importante inserire dati statici che derivano direttamente dal mercato.
La tua idea di business ha mercato?
Il marketing
Si deve presentare un piano marketing per stabilire le strategie migliori per promuovere il prodotto per i clienti. Nel piano di marketing si deve illustrare ad esempio quali sono le scelte strategiche riguardo a: prezzo di vendita, comunicazione e promozione, politiche e canali di distribuzione, accordi di commercializzazione e reti di vendita. Dopo aver stabilito queste strategie, si effettua una previsione del mercato delle vendite e del fatturato previsti nel tempo preso in considerazione del piano di business.
Quale è la tua strategia di business?
I fattori produttivi
La quarta area del business plan è dedicata al piano operativo: questa sezione, la più tecnica del piano imprenditoriale, servirà a spiegare come si vuole produrre e sviluppare il prodotto, quali risorse e processi vengono coinvolti, come si intende offrire assistenza tecnica durante la fase post vendita, la struttura organizzativa (profilo del titolare/manager, qualifica delle risorse umane coinvolte, necessità di assunzioni ecc).
Si dovrà quindi definire in modo approfondito i profili e i ruoli del team che deve realizzare il progetto.
E tu imprenditore, hai un piano?
Gli investimenti
L’aspirante imprenditore alle prese con la redazione del business plan, deve affrontare il problema degli investimenti iniziali in immobilizzazioni indispensabili per l’avvio dell’attività o per la futura impresa.
Il fabbisogno finanziario iniziale per l’avvio dell’attività è costituito per la gran parte proprio dagli investimenti da effettuare in immobilizzazioni che possono essere sia immateriali (software, brevetti, ecc.) sia materiali (fabbricati, macchinari, impianti, ecc.).
Per tali ragioni è importante compilare un piano degli investimenti abbastanza dettagliato, affinché i finanziatori possano rendersi conto della struttura dei beni a lungo utilizzo e del loro peso finanziario.
I dati economici e finanziari
L’ultima area riguarda i dati economico-finanziari; questa è la sezione più densa di numeri e indicatori che hanno l’obiettivo di fornire una proiezione realistica e dettagliata dei risultati economici e finanziari attesi. Qui verranno in soccorso: il budget di cassa, il budget economico indici previsionali di bilancio e lo stato patrimoniale previsionale in cui simuleremo l’andamento degli impieghi e delle fonti. Tutti questi strumenti avranno il compito di mostrare come preservare gli equilibri finanziari, economici e aziendali per tutto il periodo di riferimento del business plan.